Chiesa di Santa Maria Assunta – Riccò

Ultima modifica 10 gennaio 2022

La chiesa sorge sul versante orientale del monte Frascaro, situato sullo spartiacque dei torrenti Penolo e Cisolagna affluenti di destra della Magra. Questo territorio era posto sotto la giurisdizione della Pieve di Castevoli, e dopo essersi dato nel 1424 in accomandigia alla Repubblica Fiorentina, passò definitivamente al Granducato di Toscana nel 1587.

La chiesa é fiancheggiata dalla casa canonica e dalla torre campanaria neogotica dalla caratteristica merlatura.

Presenta sulla parete centrale una lapide che ricorda i caduti della Grande Guerra.

Nella lastra, sotto i nomi della colonna centrale, sono raffigurate due armi incrociate: un fucile e una spada.
Nella parte superiore della lastra è presente una piccola decorazione: due foglie di alloro separate da un cerchietto.

Fu costruita a spese del consigliere Cocchi, membro dell’importante famiglia che possedeva molti terreni nella zona di Terrarossa e di Riccò, si trova lungo la strada che risale in direzione della Liguria. Era un importante presidio territoriale e punto di riferimento per ben 13 frazioni, centro di una tenuta agricola, fiancheggiato dal cimitero e non distante dall’oratorio di San Rocco, oggi distrutto. Vi si accede da un ampio sagrato dominato dal frontone curvilineo dell’edificio, esito di una ristrutturazione ottocentesca che ha mascherato l’asimmetria del prospetto, dovuta alla doppia navata dell’impianto planimetrico. L’interno si compone di un’aula suddivisa in due campate, aperta verso il presbiterio rettilineo, rivolto ad oriente, incorniciato da un arco trionfale a sesto ribassato, formato da una coppia di paraste binate distanziate e molto simile al boccascena di un teatro. Al centro il pregevole altare di gusto ligure, in marmi policromi, si dispone come una quinta coordinata con il fondale, ornato dalla tela dell’Assunta inserita all’interno di un’incorniciatura a stucco. La sormonta una finestra contro la quale il cornicione della trabeazione principale si spezza e s’incurva formando due volute contrapposte. A destra la navata minore, priva di porta esterna, coperta con volte a botte lunettate dall’ampia curvatura, estende lo spazio dell’aula.